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Buona Novella di Fabrizio De Andrè

Orchestra a fiati Filarmonica Bassanese Coro Bassano Bluespiritual Band David Riondino voce solista Chiara Riondino voce solista Fabio Battistelli clarinetto Maestro del Coro LORENZO FATTAMBRINI Direzione artistica e musicale di Davide Pauletto prevendita biglietti presso: – sede Filarmonica Bassanese in via Colombare 4, (sotto la Scuola Media Bellavitis) a Bassano del Grappa, ogni martedì dalle ore 17 alle 22 oppure – Ufficio IAT (Informazioni Accoglienza Turistica) in P.zza Garibaldi, 34 aperto tutti i giorni


La Buona Novella di de Andrè “La Buona Novella” di Fabrizio De André approderà al castello degli Ezzelini nel teatro “Tito Gobbi”, emozionante come fosse la prima volta, restituita dal talento di David Riondino. Un omaggio ai testi e alla musica del “poeta” di Via del Campo. Una tra le più significative e importanti raccolta di racconti in versi di Fabrizio De André, uscita nel 1970, rielaborata e interpretata per Orchestra a Fiati, due voci e coro. Parole e musica, poesia recitata, cantata, suonata. Con quasi cinquant’anni di vita alle spalle, senza dimostrarli. “Io, nel vedere quest’uomo che muore, madre, io provo dolore. Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l’amore”. A queste parole de André affidava la propria poetica, la concezione di un Cristo fratello, che aveva incontrato nei Vangeli Apocrifi. E i testi rivelano subito tutta la propria attualità, l’urgenza e la forza, la bellezza, con istantanee di pura poesia capaci di raccontare la storia antica e moderna. Attraverso i Vangeli apocrifi, scelti come traccia da seguire per elaborare il racconto, emerge la vocazione umana e terrena, quindi provocatoria e rivoluzionaria della figura storica di Gesù di Nazareth, già narrata in Si chiamava Gesù. In questo racconto la figura di Cristo è narrata attraverso quella dei personaggi che hanno a che fare con lui e la sua storia, mentre appare direttamente come protagonista solo nella canzone Via della Croce. L’orchestra a Fiati della Filarmonica Bassanese, assieme David Riondino che riprende i testi di quell’album creano uno spettacolo che tocca le corde del cuore, fondendo parole e musica alla tonalità vocale calda e roca di Chiara Riondino. Il commento di De Andrè Era il 1969 quando De Andrè scrisse “La buona novella”, in piena rivolta studentesca; e compagni, amici, coetanei lo consideravano un disco anacronistico. Così raccontava De Andrè “mi dicevano: cosa stai a raccontare della predicazione di Cristo, che noi stiamo sbattendoci perché non ci buttino il libretto nelle gambe con scritto sopra sedici; noi facciamo a botte per cercare di difenderci dall’autoritarismo del potere, dagli abusi, dai soprusi.” …. Non avevano capito che La Buona Novella è un’allegoria. Paragonavo le istanze migliori e più ragionevoli del movimento sessantottino, con quelle, molto più vaste spiritualmente, di un uomo di 1968 anni prima, che proprio per contrastare gli abusi del potere, i soprusi dell’autorità si era fatto inchiodare su una croce, in nome di una fratellanza e di un egualitarismo universali. »

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